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La natura fino ad oggi è stata studiata secondo dei principi impropri, non propri. Il punto di vista scientifico, nato con la ribellione del Seicento ha ridotto la Natura ad una macchina, ad una grande vacca che si poteva mungere all'infinito, una vacca senz'anima, dedita unicamente al servizio indiscriminato ed assoluto del genere umano. Ma non è così: c'è stato un abbaglio. Guardare alla Natura Madre secondo i suoi principi significava rispettarla, fin dal principio, ma non è stato così. Quest'opera, riferita alla nostra grande madre, l'omerica antichissima "Madre del tutto", la Natura - "Periphyseos" o "Periphysicon", Perifisica - riprende il classico tema "Sulla Natura", e costituisce il terzo grande tassello, dopo la "Noetica" ed il "Tractatus Psycho-phenomenologicus". La Madre del tutto è nello stesso tempo Figlia del Padre, come nel "De divisione Naturae" di Scoto, cioè creatura di Dio. Ella è nel contempo, come nell'antico ritmo a Maria: O gran Madre, figlia e sposa del tuo stesso Creatore!